Un profugo non è un problema da gestire, ma una persona a cui la vita ha negato ciò che spetta a tutti: cibo, casa, cure, istruzione, dignità.
La filosofia neoumanista di Shrii Shrii Anandamurti parte da un principio semplice: ogni essere umano ha diritto ai cinque bisogni fondamentali. Nessuna frontiera, nessuna legge può cancellare questa verità.
Le migrazioni forzate nascono da guerre, sfruttamento, disastri ambientali. Per questo l’accoglienza non è carità, ma giustizia: significa restituire a chi fugge ciò che gli è stato tolto.
Ma l’orizzonte va oltre. Per il Neoumanesimo, ogni essere umano è parte della stessa Coscienza universale: discriminare un profugo significa negare questa unità. Accoglierlo, invece, significa riconoscere in lui un fratello, un volto del divino.
La soluzione ultima non è costruire muri più alti, ma una società giusta e solidale, dove nessuno sia più costretto a fuggire dalla propria terra.
👉 Il profugo ci ricorda che siamo tutti viandanti sulla stessa strada, e che la vera libertà è camminare insieme.
“L’universo è la casa comune di tutti. Nessuno è straniero: ogni creatura è nostra, e noi apparteniamo a tutti.”
— Shrii Shrii Anandamurti